Ruggero Pozzer - attività politica e istituzionale | ||||||
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Rovereto, 26 febbraio 2013 Sarà l’effetto Grillo, sarà la disaffezione al voto, sarà stata la “paura” di Berlusconi a spostare voti sul centrosinistra, sta di fatto che nel giro di cinque anni la sinistra è crollata. Un tonfo sonoro visto che in cinque anni i suoi consensi (se si può fare un paragone tra i dati) si sono ridotti a un terzo: dal 9,20% al 3,25% a livello di collegio. Va meglio in città, 4,58% ma allora, come ora, c’era un candidato roveretano. Nel 2008 il comunista (morto lo scorso anno) Gianfranco Valduga e oggi il verde Ruggero Pozzer in lista per Ingroia. «I miei alunni mi hanno detto “non ti votiamo perché altrimenti vai a Roma e noi non vogliamo perderti”»: la butta sul ridere Pozzer (insegnante di educazione fisica alle medie di Borgo Sacco), ma l’umore non è dei migliori anche se, ripete, «torno a fare la mia attività di professore e contadino». «Mi dispiace per il risultato in generale, non per me. In politica tanti hanno citato Degasperi che diceva che “bisogna avvicinare le differenze, non amplificare le distanze” ma non l’hanno messo in pratica. Il Pd non ha avuto la capacità di fare da calamita e la gente non è sciocca... Certo tanti voti li ha presi Grillo da quello che poteva essere il nostro elettorato: la gente evidentemente ha preferito l’estremizzazione e questo lascia spaventati» conclude Ruggero Pozzer.
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RUGGERO POZZER |
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